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Presentato al Bitz unibz fablab Cattown, il citygame nato dal Game Jam

Il gioco, una sorta di caccia al tesoro digitale per bambini dai 10 ai 13 anni, aveva ricevuto il secondo premio dell’hackathon che si è svolto in unibz lo scorso aprile.

Cattown è il gioco frutto della progettazione del team di Ana Luisa Griebler Menezes, Juliana Lopes Sauaia (studentesse del Master in Design Eco-Sociale) e Luana Silveri. Si tratta di un City Game, ovvero un gioco educativo che svolge fisicamente nelle strade di una città: per adesso Bolzano poi, in futuro, anche altre città dell’Alto Adige.

Nato durante il Dung Game Jam, l’hackathon di 72 ore per la creazione di giochi (videogame o analogici o, come nel caso di Cattown, misti) che, a fine aprile 2022, si è tenuto in unibz. Il tema centrale del concorso era la rielaborazione in un nuovo gioco del concetto di “autonomia”, per celebrare il 50° anniversario dello Statuto di Autonomia della Provincia di Bolzano. Successivamente, Cattown è stato scelto come progetto da sostenere da parte dell’Amt für Jugendarbeit della Provincia Autonoma di Bolzano e dallo Jugenddienst (ente organizzatore di Dung Game Jam assieme al Bitz unibz fablab) e dalla fase progettuale è passato a quella di sviluppo. Ora ne esiste una versione definitiva, online: www.cattown.it

“Il gioco Cattown affronta il significato di autonomia, sganciato però da connotazioni politiche o istituzionali”, spiega Michael Hofer, referente dello Jugenddienst Bozen, “in un secondo momento dopo aver messo a fuoco il concetto di autonomia partendo dalla loro individualità, i partecipanti possono essere incentivati anche ad affrontare il tema dell’autonomia politica”.

“L’obiettivo pedagogico di Cattown è affrontare il significato di autonomia attraverso un moderno mezzo di intrattenimento”, affermano le progettatrici del gioco, “per questo i giocatori, risolvendo una serie di enigmi nei vari luoghi della città in cui stanno giocando, sono invitati a riconquistare l’autonomia del personaggio, un cane, arrivato in una città fatta di soli gatti e in cui non si sente propriamente a suo agio”. I partecipanti ricevono una mappa che riporta cinque stazioni; ad ognuna è presente un codice QR con un compito che, se risolto, permette al giocatore di ripristinare un aspetto della sua autonomia e sbloccare gli indizi per la stazione successiva. “Alla fine del gioco i nuovi arrivati si sentono integrati in Cat Town grazie a un senso di autonomia personale”, aggiungono le game designer.

Per adesso le città in cui è possibile giocare sono Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico ma non è escluso che in futuro il gioco venga adattato e riproposto anche per altre località minori dell’Alto Adige.

(zil)