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Laureato unibz premiato a RoPlastic Prize

Nuova vita al bambù delle bacchette monouso dei ristoranti asiatici. Il progetto di Marco Ciacci vince il terzo premio all’edizione 2023 della manifestazione sul riciclo, riuso e upcycle della plastica e degli altri materiali.

Marco Ciacci, laureato in Design e Arte (curriculum in Design) si è aggiudicato il terzo posto - nella categoria “Inspiring Learning Projects” - su oltre 600 progetti da tutto il mondo partecipanti alla quinta edizione della competizione ideata dalle galleriste Rossana Orlandi e Nicoletta Orlandi Brugnoni, svoltasi a Milano durante la Milano Design Week.

Benedict Hobson, co-CEO di Dezeen e membro della giuria, ha consegnato il premio nelle mani dell’ex-studente di unibz pronunciando queste parole: “Il progetto è il frutto di un’idea molto bella e realizzata molto bene. Da una semplice bacchetta di bambù crea molti oggetti diversi utilizzando il materiale in modo molto creativo, un progetto davvero riuscito!”.

La proposta di Ciacci (qui è possibile consultare il suo portfolio) ruota attorno al recupero delle bacchette di bambù monouso che vengono fornite ai clienti dei ristoranti asiatici. Da questi oggetti così rapidamente trasformatisi in rifiuti, il laureato di unibz ha ricavato fibre da riutilizzare per nuove produzioni, usando la soda caustica e un comune utensile domestico come la macchina per fare la pasta a mano.

“Dopo una prima fase di ricerca in cui ho studiato l’effettiva struttura del materiale, ho identificato l’elemento che lo rende così versatile, la fibra, e infine ho raccolto i diversi metodi di lavorazione del bambù stesso, sia a livello industriale che a mano; ho tradotto ciò che avevo imparato in una scala più piccola, domestica e accessibile”, spiega Ciacci. Per mezzo della soda caustica, comunemente usata nella lavorazione tessile del bambù, ha sciolto e lavorato le bacchette di bambù, estraendo le fibre di cellulosa dalle bacchette e utilizzandole per creare nuovi oggetti come, ad esempio, spatole per spazzole o pennelli per dipingere.

“Credo che il valore aggiunto del mio progetto risieda anche il formato “open”. Ho realizzato una sorta di ricettario a disposizione di chiunque, una pubblicazione di poche pagine che contiene tre ricette di diversa difficoltà per realizzare semplici oggetti di uso quotidiano a partire da bacchette di bambù riutilizzate”, aggiunge Ciacci. “Credo che la forza di questo progetto risieda nella semplicità e nell’autoproduzione, non solo per la possibilità di riciclare qualcosa, ma anche per poter sensibilizzare l’opinione pubblica sui rifiuti quotidiani e sull’uso di materiali organici”, conclude.

Il designer, infine, recentemente è stato premiato anche al Sea Design Contest 2023 per il progetto innovativo “Briccola Bin” sulla raccolta dei rifiuti nella città di Venezia, dove vive attualmente. A questo link, la descrizione e i video di presentazione del progetto.

(zil)