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Free University of Bozen-Bolzano

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Innovazione digitale del Nord-Est. Bolzano nel consorzio iNEST

È stato ufficializzato la settimana scorsa il Piano Operativo di iNEST (Interconnetected Nord-Est Innovation Ecosystem), l’Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est finanziato nell’ambito del PNRR. unibz uno dei 9 atenei coinvolti.

110 milioni per dare impulso all’innovazione digitale del Nord-Est e costruire un futuro sostenibile e smart di città e ambiente, turismo, cultura, industria creativa, luoghi di lavoro e stili di vita. Un obiettivo ambizioso cui partecipa anche la Libera Università di Bolzano. È stato ufficializzato mercoledì scorso il Piano Operativo di iNEST (Interconnetected Nord-Est Innovation Ecosystem), l’Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est finanziato nell’ambito del PNRR che si caratterizza per numeri davvero rilevanti, a partire dall’investimento complessivo: 110 milioni di euro, di cui 40 destinati a finanziare bandi aperti al coinvolgimento di aziende e imprese nell’arco di 3 anni.

Sono state individuate 9 linee di attività, che saranno coordinate dagli atenei del Nord-Est (Università di Padova, Università Ca’ Foscari, IUAV, Università di Bolzano, Università di Trento, Università di Trieste, Università di Udine, Università di Verona, SISSA) in collaborazione con i principali organismi di ricerca e trasferimento tecnologico presenti nel territorio: Innovazione negli ambienti montani; Alimentazione, salute e stili di vita; Transizione digitale e verde nell’industria manifatturiera avanzata; Architettura per le città sostenibili; Ambienti produttivi, di vita e di lavoro sostenibili e smart; Turismo, cultura e industria creativa; Agro-alimentare smart; Tecnologie digitali per la gestione degli ambienti marini e fluviali; Modelli e strumenti matematici avanzati a supporto dell’innovazione.

Queste tematiche saranno “raccordate” da una serie di iniziative trasversali: formazione, coinvolgimento della cittadinanza, lab-villages, supporto a spin-off e start-up. Sulle tematiche individuate saranno coinvolti più di 400 ricercatori, di cui 150 appartenenti al mondo dell’impresa; il progetto prevede inoltre l’assunzione di circa 100 nuovi ricercatori e Tecnologi di Ricerca. I primi bandi, destinati alle imprese, saranno emanati nella primavera del 2023, con un finanziamento complessivo di circa 20 milioni di euro.

«iNEST intende sviluppare una visione digitale comune a beneficio dell’economia e dei cittadini, con strategie locali di specializzazione intelligente da unire in una missione condivisa per il Nord-Est – spiega Franco Bonollo, Presidente di iNEST e docente dell’Università di Padova -. Il Consorzio realizzerà il programma di ricerca attraverso una struttura formata da un hub e da 9 spoke. È costituito da 11 soci fondatori, 9 università (ciascuna responsabile di uno spoke tematico) e vari enti affiliati e vede nell’Università di Padova l’ente fondatore proponente (hub)».

unibz è responsabile dello Spoke 1 e tratterà le tematiche connesse agli ecosistemi di innovazione per contesti montani, sotto il coordinamento del prof. Fabrizio Mazzetto. “Sono molto ottimista in merito alla possibilità di fare rete con tutte le istituzioni pubbliche e private del Triveneto – dichiara quest´ultimo – agendo in sintonia con quanto questa misura del PNRR richiede. Questa vasta regione vanta eccellenze in tutti i comparti produttivi e istituzionali, pur operando in un territorio ove la frammentazione prevale sulle grandi concentrazioni urbane e industriali. Il compito del Consorzio iNEST sarà quello di individuare strategie per migliorare la resilienza dei sistemi produttivi ivi operanti, rispondendo tempestivamente a tutte le sfide economiche e sociali cui continuamente siamo soggetti. Noi opereremo a 360° sul fronte degli Ecosistemi di Innovazione per la Montagna, con tematiche che spazieranno dalla qualità della vita per gli habitat sociali (comunicazione, multiculturalismo, plurilinguismo) e gli habitat fisici (cambiamenti climatici, rischi idrogeologici), alla resilienza delle comunità produttive locali (agricoltura estensiva con produzioni di nicchia, gestione forestale, artigianato e industria invernale) fino alla proposta di soluzioni per potenziare la delocalizzazione delle strutture produttive (con focus su energia e trasporti). Entro marzo, organizzeremo un Convegno inaugurativo presso il NOI-Techpark per divulgare quanto più possibile le future opportunità – anche finanziarie – potenzialmente aperte a tutti gli operatori del settore”.

(zil)