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Change Agents. Terzo settore e Designer sociali insieme per il cambiamento

Il social design si nutre dello scambio tra attori del terzo settore e comunità accademica e cresce con pratiche e riflessioni condivise. L’incontro del progetto ERASMUS+ “Change Agents”.

Facilitare il cambiamento sociale e il soddisfacimento dei bisogni delle comunità cittadine attraverso il design di processi che emergono dal “basso” e dalla collaborazione con organizzazioni del terzo settore. La Facoltà di Design e Arti è partner del progetto Erasmus+ “Change Agents” (cofinanziato dal programma Erasmus+ dell'Unione Europea) che esplora la collaborazione interistituzionale tra università e associazioni del terzo settore allo scopo di ricavare linee-guida da impiegare per praticare la collaborazione tra università e organizzazioni del sociale nell’insegnamento e nella pratica del Social Design.

Coordinato dalla ricercatrice Teresa Palmieri assieme ai colleghi Jacopo Ammendola, Sónia Matos, Seçil Uğur Yavuz e Nicole Faiella, “Change Agents” è stato presentato giovedì scorso nel campus di Bolzano nel corso di una tavola rotonda cui hanno partecipato sia i rappresentanti della Estonian Academy of Arts di Tallinn e della Moholy-Nagy University of Art and Design di Budapest, partner del progetto, che gli*le operatori*trici di realtà del terzo settore con cui il corso di laurea magistrale in Design Eco-sociale collabora: OfficineVispa e A Place to B(z).

Il progetto ha preso l’avvio dalla costatazione che per incidere sui progetti sociali per mezzo del design, era necessario che chi opera sul campo condividesse le sue idee, aspettative e principi di organizzazione del lavoro con i*le ricercatori*trici. “Gli incontri come quello di oggi hanno lo scopo di produrre raccomandazioni metodologiche su come iniziare e sviluppare collaborazioni tra comunità accademica e terzo settore nell’ambito del Social Design”, spiega Palmieri, “tali raccomandazioni poi verranno utili anche in ambito pedagogico e didattico per la costruzione di percorsi efficaci di social design”.

La collaborazione che il corso di laurea magistrale in Design Eco-sociale da anni sta portando avanti con la cooperativa sociale OfficineVispa per sviluppo di progetti di design eco-sociale, è stata assunta come ispirazione da parte del consorzio europeo. “All’interno del progetto noi costituiamo un caso-studio perché abbiamo una lunga esperienza, di oltre quattro anni, di co-creazione con attori del terzo settore”, conclude Palmieri, “i partner sono curiosi di capire come strutturiamo le collaborazioni con realtà come OfficineVispa e A Place to B(z)”.

I risultati del progetto biennale saranno disponibili a novembre del 2024, quando verranno presentati nel corso della conferenza di chiusura a Barcellona.

Immagine: ©Nicole Faiella

(zil)