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Freie Universität Bozen

relatore che presenta e partecipanti che ascoltano

CC Cooperatives

Spreco alimentare e povertà alimentare: legami e sfide

Il seminario nasce dall´incontro tra la ricerca condotta da Alessandra Piccoli in Alto Adige sulla povertà alimentare e il lavoro dell´associazione ecologista Terra!.

La ricerca ha inteso approfondire il legame tra spreco alimentare e malnutrizione, intesa non solo come carenza di cibo, ma anche come eccesso di alimenti poveri di nutrienti. In Europa, il 59% degli adulti è sovrappeso o obeso. La malnutrizione, quindi, riguarda sia chi ha troppo poco cibo sia chi ne consuma in eccesso, spesso di scarsa qualità. 

Daniel Duran, professore associato presso la Universidad de las Americas, ha presentato una ricerca condotta in Cile, dove lo spreco alimentare ammonta a circa 5,2 milioni di tonnellate l’anno. I principali sprechi si verificano nella produzione agricola e nel consumo finale. Nei ristoranti di Santiago, lo spreco giornaliero varia tra 34 e 170 kg per le mense universitarie e fino a 100 kg nei ristoranti più grandi. Le cause principali sono la difficoltà di previsione della domanda, la scarsa educazione alimentare e le barriere normative. Diverse le strategie adottate, che includono il controllo delle porzioni, l’inventario e, in misura minore, la formazione del personale. 

Dalla ricerca condotta a livello locale in Alto Adige, che ha coinvolto famiglie, ragazzi, operatori del terzo settore e decisori pubblici, é emersa una crescente fragilità tra gli anziani, spesso invisibili e restii a chiedere aiuto per vergogna. Il Banco Alimentare, rappresentato da Giovanni Vultaggio, ha evidenziato come in Alto Adige siano censite oltre 10.000 persone bisognose, sebbene il numero reale sia ancora più alto per la presenza di irregolari e persone non censite. L’esperienza degli empori solidali a Bolzano, gestiti da associazioni come Volontarius, sono una buona pratica che si sta diffondendo anche in altre zone. 

Roland Morat, direttore della cooperativa di consumo Koncoop, ha sottolineato la contraddizione tra abbondanza e difficoltà di accesso al cibo. La Coop locale collabora con associazioni per donare eccedenze alimentari, ma la normativa e la logistica ostacolano una gestione efficiente. Dal suo intervento é emersa la necessità di una maggiore consapevolezza tra consumatori e imprese, e di una cultura della solidarietà alimentare, molto debole in Alto Adige, come anche testimoniato da Vultaggio. 

Valentino Affinita, dell’associazione ambientalista Terra!, ha portato l’esperienza di Roma, dove è stato istituito un Consiglio del Cibo con oltre 150 realtà coinvolte. Terra promuove politiche alimentari urbane e un approccio multidimensionale alla povertà alimentare, che includa aspetti sociali, psicologici e ambientali. Ha sottolineato l’importanza di distinguere tra spreco e perdita alimentare, e di superare lo stigma che circonda chi riceve aiuti, in un´ottica di vera solidarietà, rispetto e giustizia sociale. 

Nel dibattito finale, è emersa la necessità di fare rete tra istituzioni, produttori, distributori e società civile. La mancanza di comunicazione e di dati condivisi ostacola interventi efficaci. È stato evidenziato da piú voci il ruolo della normativa, che talvolta ostacola la donazione del cibo, e la necessità di una cultura alimentare più consapevole, che valorizzi anche il cibo imperfetto ma nutriente, intessuta di responsabilità e rispetto. Il seminario si è concluso con l’invito a proseguire la collaborazione tra enti e a rafforzare la comprensione del legame tra povertà alimentare, spreco e politiche abitative, riconoscendo che si tratta di bisogni essenziali interconnessi. 

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