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Libera Università di Bolzano

Dipartimenti CC Regional History

31 mag 2018 17:30-19:00

Vicino alla fine. L’anno 1918 in Tirolo

Il direttore del Centro di Competenza Storia Regionale, Oswald Überegger, relaziona nell'ambito del ciclo di conferenze "La svolta del 1918"

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Gli sviluppi essenziali dell’ultimo anno di guerra, il 1918, in Tirolo saranno al centro di una relazione che lo storico Oswald Überegger terrà il 31 maggio 2018 alla Libera Università di Bolzano. La conferenza, aperta a tutti gli interessati, fa parte del ciclo di conferenze dal titolo “La svolta del 1918. La fine della prima guerra mondiale e le sue conseguenze”, organizzato dal Centro di competenza Storia regionale della Libera Università di Bolzano.

Quando, nell'estate del 1914, iniziò la prima guerra mondiale, anche in Tirolo si era creduto in una guerra "giusta" e soprattutto breve. Alla prevista passeggiata verso Belgrado si sostituì un conflitto durato quattro anni e mezzo. Fu solo nel novembre 1918, e non nel Natale 1914, che la guerra terminò, almeno per coloro che erano sopravvissuti e che non erano stati fatti prigionieri di guerra.
Più a lungo durava la guerra, più chiaramente si manifestava anche tra i soldati tirolesi la ribellione contro l'esercito e lo Stato. Le catastrofiche condizioni di vita sul fronte e la tormentata situazione militare si condensarono in un insieme di emozioni onnipresenti, che nel 1918, più che mai, condussero anche i soldati tirolesi contro lo stato di guerra. La conseguenza di questa crescente insoddisfazione e frustrazione fu l’aumento della renitenza militare.
Ma la lunga guerra non provocò disillusione solo al fronte. La situazione non era migliore sul fronte interno, che tale non poteva più definirsi nel senso convenzionale del termine, di fronte a una guerra ormai globale. Il continuo deterioramento dello spirito pubblico osservato fin dall'inizio della guerra fu un processo che interessò sia il fronte di guerra che il fronte interno, che in questo si alimentarono a vicenda. La popolazione civile sul fronte interno fu duramente colpita dalla lunga guerra e dalla concentrazione di risorse fatta a favore dell'esercito e finalizzata al successo militare. Furono soprattutto l'economia della scarsità e la penuria di cibo a rendere progressivamente più nera la vita quotidiana della gente sotto la guerra.
Non meno importante fu poi l'accentuazione del conflitto nazionale nel Tirolo del 1918. Mentre dal punto di vista del Tirolo tedesco tutto quanto fosse italiano veniva equiparato al presunto "tradimento" dell'ex partner della Triplice, in Trentino gli internamenti, gli arresti, le condanne e altre vessazioni spostarono la popolazione contro i militari e lo stato.
La conferenza di Oswald Überegger affronta i problemi centrali che hanno caratterizzato la vita sociale in Tirolo nel 1918: la radicalizzazione sociale, la polarizzazione nazionale e la disintegrazione militare sono stati degli sviluppi sociali che hanno tratto alimento dalla guerra, rendendo impossibile che nell'ultimo anno del conflitto si potesse continuare come in precedenza.

Il relatore:
Oswald Überegger è storico contemporaneista e dal 2013 è direttore del Centro di competenza Storia regionale della Libera Università di Bolzano. Prima è stato collaboratore scientifico nelle Università di Innsbruck, Vienna e Hildesheim. Si occupa principalmente di storia regionale del Tirolo, di storia della prima guerra mondiale e di storia della violenza e del genocidio. Ha redatto numerosi volumi e contributi scientifici sui suddetti temi. Tra gli ultimi usciti ci sono: Minderheiten-Soldaten. Ethnizität und Identität in den Armeen des Ersten Weltkriegs, Paderborn 2018; Krieg in den Alpen. Österreich-Ungarn und Italien im Ersten Weltkrieg, Wien-Köln-Weimar 2015.

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