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Libera Università di Bolzano

Hubert Hofer, Robert Needham, Paolo Lugli

Press releases

Il console generale americano Robert Needham in visita alla Libera Università di Bolzano

I programmi di studio trilingui, la ricerca avanzata nei laboratori del NOI Techpark e il networking di unibz con l’economia e la società del territorio. Questi i temi discussi oggi dal rettore, prof. Paolo Lugli, e dal console generale americano Robert Needham durante la visita di quest’ultimo alla Libera Università.

Nel corso della visita odierna, accolto dal rettore, prof. Paolo Lugli, il Console Generale degli Stati Uniti d’America a Milano, Robert Needham, ha dimostrato grande interesse nei confronti delle caratteristiche peculiari della Libera Università di Bolzano.

Con un corpo docente fortemente internazionale (il 31% dei professori e dei ricercatori proviene dall’estero) e una robusta percentuale di studenti da oltreconfine (15,8% contro una media del 3,7% a livello nazionale), la Libera Università di Bolzano ha colpito Robert Needham anche per le numerose partnership con atenei stranieri venute crescendo costantemente nei quasi 25 anni della sua esistenza. Tra le 154 università partner, molte sono quelle statunitensi e, anche grazie alla generosa sponsorizzazione di partner locali, studenti e studentesse hanno la possibilità di studiare negli USA per uno o più semestri.

La visita del console si è svolta direttamente al NOI Techpark, dove si trovano alcuni dei più moderni laboratori della Libera Università di Bolzano. Tra questi, i laboratori di ricerca del settore delle Scienze e tecnologie alimentari: il Micro4Food, l’Oenolab, il NMR Lab, il Sensing Technology Lab e il Building Envelope Lab; oppure i laboratori delle Tecnologie agroambientali come il Thermofluid Dynamics Lab, il Field Robotics South Tyrol Lab e il Bioenergy and Biofuels Laboratory.

Il rettore, prof. Lugli, ha evidenziato inoltre gli sforzi della Libera Università di Bolzano per avviare collaborazioni e sinergie con il settore privato anche attraverso ulteriori strutture come lo Smart Mini Factory Lab e il Bitz unibz FabLab. La visita, oltre ai laboratori unibz al NOI Techpark, ha compreso anche il Terra XCube di Eurac Research.

(zil)