Skip to content

Libera Università di Bolzano

Seleziona la lingua. Lingua attuale: IT

Antropologia alpina IV (caratteri generali)

Semestre 1 · 85267 · Corso di alta formazione in lingua e cultura ladina e antropologia alpina - ANTROPOLAD · 2CFU · IT


Il corso propone una lettura dello spazio alpino da un punto di vista antropologico, analizzando i fenomeni che lo caratterizzano sotto l’aspetto ecologico, sociologico e produttivo, nonché in ordine alla sua percezione culturale ed ideologica. Verranno analizzati case study specifici e ci sarà la possibilità di interagire attraverso un breve lavoro etnografico con alcuni microcontesti alpini regionali sperimentando la metodologia di ricerca antropologica.

Docenti: Marta Villa

Ore didattica frontale: 0
Ore di laboratorio: 10
Obbligo di frequenza: Secondo il regolamento del corso

Argomenti dell'insegnamento
- La nascita dell'antropologia culturale e la relazione con l'antropologia alpina: territori di vita e identità - La Alpi come “magnifico laboratorio” ovvero l’invenzione della montagna: elvetismo illuminista, romanticismo e primitivismo. - Vivere nelle Alpi: ecologia e comunità, modi di produzione e forme dell’organizzazione sociale, antropizzazione del territorio e forme dell’insediamento, proprietà privata e grande trasformazione, domini collettivi nel contesto storico e nel contsto comtemporaneo, fondamenti legislativi (168/2017) e case study di resilienza e resistenza. - Gli insediamenti tradizionali nelle valli ladine: viles, Communitas Vallis, Erbhof - Patrimonio culturale materiale e immateriale: ambiente e tecnologia, allevamento ovi-caprino e bovino (monticazione, transumanze, produzione latte-ocasearia, economia circolare dell'alpeggio, prati stabili), agricoltura dalla sussistenza all'industrializzazione monocolturale, relazioni economico-commerciali, limiti dello sviluppo, sostenibilità nelle Terre Alte, l’emigrazione, radici e pratiche dell'autonomia. - Dieta mediterranea alpina: sviluppo storico-culturale di un modello alimentare. Cibo e innovazione turistica. Il territoiro di vita edule. - Demografia e limiti dello sviluppo, le strutture della famiglia e della parentela, endogamia e esogamia di villaggio. - Movimenti migratori nel contesto alpino.

Modalità di insegnamento
Lezione interattiva

Obiettivi formativi
Fornire ai partecipanti i fondamenti necessari alla comprensione della posizione che le Alpi hanno avuto nello sviluppo storico-culturale e nel paradigma di ricerca contemporaneo della disciplina antropologica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di inquadrare case study riferiti alle comunità di minoranza (ladina, cimbra, mochena e sudtirolese) all’interno del quadro teorico e di ricerca antropologica. Autonomia di giudizio Competenza di riflessione, discussione e approfondimento delle tematiche trattate. Abilità comunicative Capacità di presentare i contenuti appresi in forma orale e scritta. Capacità di apprendere Capacità di approfondire e di elaborare le tematiche apprese in maniera autonoma. Alla fine del corso le studentesse e gli studenti devono aver sviluppato le seguenti competenze disciplinari: - Acquisizione di una quadro conoscitivo basilare sulle finalità teoriche e metodologiche dell’antropologia, con particolare riferimento alla metodologia etnografica. - Conoscenza e comprensione degli sviluppi storici e degli orientamenti disciplinari dell’antropologia culturale alpina. - Comprensione dei principali cambiamenti socio-economici e culturali intervenuti nelle società alpine tra antico regime, rivoluzione industrale e postcapitalismo. - Capacità di comparare diversi case study, identificando elementi di continuità e differenza fra il contesto ladino e di altre minoranze ed altre realtà alpine. Alla fine del corso le studentesse e gli studenti dovranno aver acquisito le seguenti capacità trasversali: - Capacità di partecipare attivamente alle attività di classe, condividendo i propri punti di vista, i propri dubbi e questioni con il docente e con i colleghi del corso. - Capacità di delineare in modo chiaro le acquisizioni conoscitive in modo scritto e orale.

Modalità d'esame
La valutazione dei partecipanti al corso avverrà attraverso un esame finale così strutturato: La valutazione consisterà in tre parti: 30% della valutazione sarà affidata ad un elaborato scritto di due/tre cartelle riguardo l’osservazione di un contesto alpino con relativo commento critico da consegnare al termine del corso; 10% alla presentazione in gruppo di una lettura presente nella bibliografia alla voce «letture a scelta»; 60% alla risposta a tre domande aperte su quattro durante la procedura di esame su argomenti affrontati durante il corso e sui testi obbligatori.

Criteri di valutazione
Attribuzione di un unico voto finale. I criteri di attribuzione del voto finale terranno presente la capacità di strutturare una riflessione critica a partire da un argomento specifico selezionato, la pertinenza delle argomentazioni addotte, la struttura logico-organizzativa del testo, la chiarezza argomentativa e la correttezza formale.

Bibliografia obbligatoria

Bassetti S., Morello P., 1983 “Contrada y architetöra da paur dles valades ladines dles Dolomites”.

Malinowski B. (2004), Argonauti del Pacifico occidentale, Bollati Boringhieri, Torino. Solo: Introduzione. Oggetto, metodo e fine della ricerca (pp. 9-34), unitamente a Villa M., Privato o pubblico in antropologia: that is the question, in Antropologia Pubblica, 2 (2) 2016, pp. 91-101

Viazzo, Pier Paolo. 2001. Comunità alpine. Ambiente, popolazione, struttura sociale nelle Alpi dal XVI secolo a oggi. Roma: Carocci. Capitoli: Introduzione, Capitolo 1 (facoltativo Capitolo 3).

Sibilla, Paolo. 2012. Approdi e percorsi. Saggi di antropologia alpina. Firenze: Olschki Edizioni. Capitoli: (a) “L’effetto confine e la costruzione dell’identità in due aree culturali delle Alpi occidentali.

Viazzo, P.P. 2013 Di chi sono le Alpi? Online: https://core.ac.uk/download/pdf/301898695.pdf

Villa M., Integrazione o interazione? Una proposta applicativa. La tragica scomparsa nelle Terre Alte trentine dell’imprenditrice e allevatrice etiope Agitu Ideo Gudeta, in «Antropologia pubblica», 7, 2021, pp. 193-202, Online: https://riviste-clueb.online/index.php/anpub/article/view/218

Villa M., Privato o pubblico in antropologia: that is the question, in «Antropologia Pubblica», 2 (2) 2016, pp. 91-101 Online: https://riviste-clueb.online/index.php/anpub/article/view/76

Villa M., (2021), L’interdetto. Saggi antropologici sul concetto di esclusione, Aracne, Roma. Solo il capitolo VIII. La scrittura etnografica, pp. 193-212.



Bibliografia facoltativa

Nisi D., Villa M. 2017. Percorsi pastorali e itinerari devozionali mariani sulla via Monte Baldo-Oetztal. Una lettura archeologica e antropologica, in «Histoire des Alpes/Storia delle Alpi/Geschichte der Alpen», n. 22, pp. 321-335.

Poppi C. 1999. ‘Il modello ladino: cicli di sviluppo, logiche e crono-logie’, in Mondo Ladino XXII: 77-109.

Poppi C. 2005. La cultura nelle mani: Note sulla cultura materiale in Val di Fassa. In F. Giovanazzi (ed)Museo Ladin de Fascia: Cultura Materiale, Religiosità e Tradizioni In val di Fassa. Ivrea: Priuli e Verlucca, pp. 51-95. 

Sibilla P.1996, Espressioni rituali e celebrazioni comunitarie in Valle d’Aosta, in “Etnosistemi”, pp. 56-71

Viazzo, P.P. 2015. Antropologia e beni culturali nelle Alpi: studiare, valorizzare, restituire – costruire. Torino: ANCSA. Parte introduttiva: pp. 78-96

Villa M. 2023, Agroecologia e antropologia pubblica nelle Terre Alte: comunità, margini, saperi trasversali, in “Antropologia pubblica”, 1.

Villa M. (Ed) 2023. Sostenibilità nelle Terre Alte. Antropologia e cultura dei domini collettivi, «Slowzine», 15, (tutti gli articoli della rivista)

Villa M. 2021, Maledetta patata, in Id., L’interdetto. Saggi antropologici sul concetto di esclusione, Aracne editore, Roma, pp. 117-140.

Villa M. 2021, Quel delizioso profumo di torta fatta in casa... Il metodo antropologico applicato a documenti d’archivio inediti e storie alimentari familiari, in «Studi Trentini. Storia», a. 100, n. 1, pp. 25-42

Villa M. 2020. «Il patrimonio alimentare e la valorizzazione del territorio. Il casework del fungo dalla tradizione della Valle dei Mocheni alla figura di Giacomo Bresadola», in C. Grandi (Ed.), Il brand della memoria trentina. Il micologo Giacomo Bresadola patrimonio dell’umanità: nuova cornice per un’icona, Aracne editore, Roma 2020, pp. 93-106

Villa M. 2019. «Alpi tra patrimoni alimentari immateriali e valorizzazione del turismo gastronomico» in Guigoni A. (Ed.), Foodie con la valigia. Il turismo enogastronomico in Italia, Aracne, Roma, pp. 225-242.

Villa M. 2019. «Quando il cibo è specchio del territorio: l’antropologia culturale e l’alimentazione» in Di Bernardo G., Villa M. (Eds.), Alimentazione e arte della cucina. L’esperienza del Trentino, Laterza, Bari-Roma, pp. 51-83

Villa M. 2017 «Identità e riconoscimento attraverso i culti della fertilità e il paesaggio agricolo nel Tirolo del Sud. Il case study della popolazione giovane maschile di Stilfs in Vinschgau», in Grote G., Obermair H. (Eds.), A Land on the Threshold, Peter Lang International Accademic Publishers, Bern, pp. 287-30

Villa M. 2015 «Paesaggio. Cammino. Immaginazione. Convergenze e divergenze in un territorio di contatto tra appartenenze e relazioni sociali: per uno sguardo antropologico a nord di Trento e a sud di Bolzano/ Landschaft. Weg. Vorstellungskraft. Konvergenzen und Divergenzen an einem Kreuzpunkt von Zugehörigkeit und sozialen Beziehungen. Die Gebiete nördlich von Trient und südlich von Bozen: eine anthropologische Betrachtung», in Ulrici G. (Ed.), A nord di Trento a sud di Bolzano/ Nördlich von Trient südlich von Bozen. Paesaggi umani/Landschaft und Mensch, Trento, pp. 41-47




Scarica come PDF

Obiettivi di sviluppo sostenibile
Questa attività didattica contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo sostenibile.

4 13 16

Richiesta info