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Libera Università di Bolzano

Lingua dei segni italiana A1.2

Semestre 2 · 17342 · Corso di laurea in Scienze della Comunicazione e Cultura · 2CFU · IT


In questo corso di approfondimento le partecipanti ed i partecipanti svilupperanno conoscenze più significative sugli aspetti comunicativi e grammaticali della lingua dei segni e del suo uso in contesti formativi.

Docenti: Emanuela Ghelardini

Ore didattica frontale: 20
Ore di laboratorio: 0
Obbligo di frequenza: Secondo il regolamento didattico

Argomenti dell'insegnamento
La sordità e la LIS. Modello e applicazioni pratiche. Cos’è la “Sordità”: nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche; gli aspetti essenziali sulla sordità e della cultura sorda. Progettazione dei processi pedagogici educativi considerando vari fattori come per esempio: 1. l’epoca di insorgenza 2. l’epoca della diagnosi 3. il grado di sordità 4. l’età in cui l’alunno è stato protesizzato (o impianto) 5. la famiglia 6. la logopedia e il metodo educativo Interventi, Psicologia e Reazioni Comparazione lingua italiana e lingua dei segni italiana (struttura grammaticale) Ginnastica manuale Approccio e comprensione della L.I.S. in forma semplice Dattilologia ed espressioni facciali e labiali Nozioni base: forme di saluto, ringraziamenti, conversazioni Specifica identificazione della persona e del bambino

Insegnamenti propedeutici
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Modalità di insegnamento
Lezioni frontali Esercitazioni pratiche Simulazioni tra i corsisti, dialoghi assistiti Discussione di casi pratici di inclusione scolastica di alunni audiolesi/sordi Moduli di studio individuale e lavoro di gruppo/elaborato applicativo Giochi per la stimolazione visiva e manuale Lettura brani e riproduzione L.I.S. Proiezione video e comprensione Distribuzione di materiali didattici (dispense e schede di documentazione)

Obiettivi formativi
Le partecipanti e i partecipanti impareranno: - a comprendere ed utilizzare frasi ed espressioni legate alla quotidianità nella lingua dei segni; - a presentare sé stessi ed altri in situazioni nella lingua dei segni dei segni e porre domande su altre persone; - a scambiare informazioni, quando la lingua dei segni viene utilizzata dall'interlocutore sia lentamente che in modo molto articolato; ad utilizzare la lingua dei segni in contesti formativi. I risultati di apprendimento attesi devono essere riferiti ai descrittori di Dublino Capacità disciplinari Conoscere la cultura e la lingua della comunità non udente e far acquisire le competenze tecniche e strutturali della comunicazione visivo-gestuale Conoscenza e comprensione Fornendo ai partecipanti gli strumenti per poter svolgere professionalmente ed autonomamente il loro lavoro in presenza di persone e bambini non udenti nel contesto scolastico, favorendone l’inclusione scolastica; Capacità di applicare conoscenza e comprensione Acquisizione di informazioni teoriche e pratiche sui vari aspetti relativi alla sordità fondamentali per una migliore comprensione delle complesse problematiche riscontrate dall'allievo sordo e per l’elaborazione di strategie didattiche pertinenti e stimolanti; Capacità trasversali/soft skills Approfondire le modalità comunicative visivo gestuali (CVG) attraverso esercizi pratici e giochi espressivi i partecipanti al corso potranno riscoprire e potenziare le modalità comunicative visivo-gestuali apprendendone le regole di applicazione e d’ uso nell'interazione; Autonomia di giudizio Costruire nei partecipanti competenze di base per poter promuovere e migliorare l’inclusione scolastica degli alunni audiolesi/sordi e capacità di valutare le strategie comunicative nell'ambito scolastico. Abilità comunicative La formazione si pone l’obiettivo di introdurre i partecipanti alla conoscenza della lingua visivo-gestuale, e di fornire le nozioni essenziali fisiologiche e neurologiche nell'ambito della sordità e della cultura sorda Capacità di apprendimento Sviluppo dell’osservazione, del linguaggio e dell’attenzione. L’attività didattica per gli studenti che apprendono la lingua dei segni procede su strategie metodologiche e didattiche che “mettono in gioco” i neuroni specchio. Così i nuovi segni hanno origine da un processo che si chiama cognitivismo visivo: i segni visuomanuali, sorgono dalla genesi di interazione mente-percezione: vedo¿penso¿comprendo¿agisco segno, codice che veicola il contenuto espletato soprattutto nella forma.

Modalità d'esame
- Valutazioni intermedie + colloquio orale-gestuale integrativo come rielaborazione dell’esperienza e/o dei contenuti del corso; - colloquio orale visivo-gestuale per verificare l’acquisizione della Lingua dei Segni e/o dei contenuti del corso e -project work (tesina individuale)

Criteri di valutazione
Attribuzione di un unico voto finale. Esempi di criteri di attribuzione del voto: capacità segnica e comprensione dei bisogni e delle strategie compensative per un alunno sordo o ipoacusico.

Bibliografia obbligatoria

Tovato S., Folchi A., Baj C., Santoro M, Anselmo G. “INSEGNARE E IMPARARE LA LIS. Attività e materiali per il docente, lo studente e l’autoapprendimento”, Erickson (2020).



Bibliografia facoltativa

Caselli M.C., Corazza S. ”LIS. Studi, esperienze e ricerche sulla lingua dei segni in Italia”, Edizioni del Cerro (1997).




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Obiettivi di sviluppo sostenibile
Questa attività didattica contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo sostenibile.

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